Premessa ( a cura di ADP )
Spesso quando si decide di integrare un impianto a liquido viene trascurata la programmazione della pulizia periodica dello stesso. Una corretta pulizia permette di avere un loop sempre performante, ma soprattutto, cosa molto più importante, preserva la longevità di tutte le parti interessate.
In fase di progettazione dell'impianto è importante inoltre predefinire un adeguato, quanto accessibile, punto di scarico, questo se ben organizzato vi permetterà di effettuare l'operazione in tutta sicurezza per il vostro sistema ed evitare inutili pozze d'acqua nel pavimento di casa. La posizione più corretta deve rispettare una regola fondamentale, deve essere situata nel punto più basso perpendicolare dell'intero loop.
Per stabilire una corretta programmazione della manutenzione è fondamentale sapere che tipo di liquido circola all'interno dell'impianto.
I liquidi composti con base ''colorante'' molto spesso, direi sempre per la mia personalissima esperienza, sono quelli meno longevi, rilasciano residui del colorante difficile da eliminare ( impossibile nel caso di tubi trasparenti) e in molti casi, dopo qualche mese, sono i principali responsabili della creazione di alghe inquinanti.
Con qualche anno di esperienza ho potuto verificare come la scelta migliore resti la semplice acqua distillata o demineralizzata, alla quale è sufficiente aggiungere 3 o 4 gocce di amuchina e lasciare ai tubi colorati il compito estetico .
Cosa cambia tra acqua demineralizzata e distillata o ancora meglio bi-distillata ?
La differenza è nella ''sterilizzazione'' dell'acqua, sostanzialmente l'acqua bi-distillata è acqua praticamente quasi pura, priva di microorganismi e di minerali sciolti . Vista l'assenza di minerali sciolti la stessa inoltre risulta non conduttiva elettricamente, ciò preserva l'hardware in caso di piccole perdite che ovviamente andranno con tempismo eliminate. Attenzione però, per mantenere questa caratteristica dell'acqua bi-distillata è fondamentale non inquinarla e questo non è semplice quando ci sono in gioco molte parti che formano un loop.
La demineralizzata a mio avviso è un'ottima alternativa, costa pochissimo e con qualche goccia di amuchina garantisce una sterilizzazione da microorganismi sufficiente per una corretta programmazione della manutenzione . Purtroppo però in questo caso vi ritroverete un liquido conduttivo elettricamente.
In un impianto realizzato a modo, dove viene adottata questa scelta, si può tranquillamente pianificare la pulizia ogni 12 mesi e più. Inoltre la stessa pulizia sarà notevolmente semplificata grazie all'assenza di colorante o alghe particolarmente invasive.
Nel caso si decidesse invece di utilizzare un liquido con base colorante, la pulizia dovrà essere programmata in un periodo prossimo ai 6 mesi. Inoltre la fase di pulizia richiederà una certa pazienza a causa di operazioni che dovranno essere ripetute più volte e l'impiego di prodotti detergenti più aggressivi .
GLI STRUMENTI
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iniziamo con la pompa, in questo caso una sanso PDH 054:
prima:
poi:
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come noterete lo sporco è tanto e si è incrostato parecchio. la superficie della calotta e del corpo pompa poi non aiuta, in quanto è leggermente porosa.
in particolare la girante l'ho pulita con il set di spazzole e spazzolini che vedete sopra, mentra la mandata del liquido e il fondo del corpo pompa l'ho pulito con cotton fioc, stuzzicandenti, cotone idrofilo in mini batuffoli e tanto olio di gomito.
i batuffoli di cotone come vedete sono molto piccoli, diciamo un diametro di 2mm circa e con forma allungata.
una volta tolta la maggiore quantità di sporco ho utilizzato dell'aceto per sciogliere leggermente le incrostazioni e poi ho ripassato con cotone.
il risultato è eccellente, considerando che lo sporco era tanto e che il colore rosso è evidenziato dal flash... dal vero non è così notevole l'effetto
la girante della sanso è parecchio difficile da pulire, forse l'unica parte non al top in questa miniguida, ma davvero le ho provate tutte. meglio di così non si può (sempre la combinazione di spazzolini, stuzzicadenti con aceto e cotone)
N.B. per la sanso si può usare anche acido muriatico diluito, in quanto essendo una pompa industriale è progettata anche per resistere ad agenti chimici di media corrosione. diciamo che in ogni caso è meglio fare un test in base alla pompa con qualche goccia (secondo me è praticamente impossibile che succeda qualcosa di strano)
RADIATORE (ESTERNO)
visto che la parte interna del rad l'abbiamo già vista con the mash io vi mostro quella esterna... come sempre vi garantisco schifezze di prima qualità
la cosa è davvero molto semplice, ma alcuni magari pensano che con aria compressa sia meglio.. io credo di no. il migliore metodo è quello dell'acqua corrente spruzzata ad alta pressione (il classico dito a tappare la canna dell'acqua)
vi faccio vedere un'immagine significativa:
di conseguenza parliamo anche dei raccordi (in questo caso ho sporcato pure quelli
come vedete sono rossi al loro interno. in questo caso un bagno in aceto per 24 ore circa per far desistere lo sporco più ostinato e poi cotton fioc, straccetto arrotolato che entri nel raccordo e olio di gomito.
il risultato:
è perfettamente pulito e quella colorazione giallina che vedete non è altro che l'ottone sotto alla cromatura. in questo caso se n'è andata via la copertura superficiale per via dello sfregare congiunto alle strane reazioni dell'impianto montato. vi posso confermare che l'aceto non intacca per niente la cromatura, infatti esternamente li ho lustrati tutti e la lucentezza è la stessa di sempre.
i raccordi sono dei tfc, quindi non sono quelli di marca sconosciuta o nickelati.
Radiatore Interno By ADP
il necessario
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lo svolgimento:
riempimento del radiotore con 3/4 di acido e 1/4 di acqua(adesso va bene quella del rubinetto)
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Dopo circa 30 minuti con regolari scuotimenti molto decisi ad intervalli di 5 minuti sono passato al risciacquo sempre con acqua del rubineto(meglio se calda)
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Durante il risciacquo ho praticando anche in questo caso decisi scuotimenti ad intervalli, scaricando successivamenti l'intero contenuto d'acqua dell'interno del rad e di certo non sono mancate l'impurità costituite da residui di verniciature e flussante(purtroppo questa foto è stata scattata dopo diversi risciacqui e le cose erano già migliorate di molto)
Dopo aver ripetuto questa prima parte della pulizia una seconda volta sono passato al risciacquo finale con abbondante acqua demineralizzata (si trova nei supermercati a pochi euro)
e per concludere la pulizia ho montato un loop da test nel quale ho fatto girare per qualche ora al suo interno dell'acqua demineralizzata e amuchina in modo ma sterilizzare al meglio.
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