Da una discussione, spesso nasce la voglia di "capire"... ecco quindi un thread tecnico per parlare del nostro rapporto con il... flash...
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L'altro giorno parlavo con un collega (non il solito, un altro che condivide con me la passione per Nikon), e ragionavamo del funzionamento dei flash (speedlight) sui vari sistemi mirrorless (Nikon in partenza, per ovvie ragioni, ma anche Canon, Sony ed altre soluzioni).
Sia DSLR che ML, al buio, possono usare una "lucina" (un AF Assistant) che permette alla macchina di focheggiare. Ora, va detto che, in entrambi i sistemi, questa lucina (ROSSA o BIANCA nelle DSLR e solitamente VERDE nelle ML) è messa in una posizione poco funzionale: spesso, se si usa un paraluce (che al buio ha poco senso come paraluce, ma ha senso come paracolpi per le nostre preziose lenti) o se si usano lenti particolarmente grandi, questa lucina aiuta ma non troppo. E così, quando si può usare uno speedlight, la macchina "si fa aiutare" dall'AF Assistant del flash stesso. Che, di solito, è un "crocino" ROSSO.
Vi chiederete il perché dei grassetti. Beh, non è certo un vezzo il fatto di usare luci di colori diversi su sistemi diversi. Infatti, nelle DSLR, il modulo AF è "esterno" al sensore, e non è quindi schermato dal filtro IR presente sul sensore. La luce rossa vicina all'IR è quindi facilmente percepibile, e la si può utilizzare.
In ML, invece, il sistema autofocus, che di solito ha prestazioni notevolmente superiori rispetto alle controparti reflex, lavora da dietro questo filtro (rimango su una spiegazione semplicistica, mi si perdoni), di conseguenza NON PUÒ usare la luce rossa nello spettro vicino all'IR per aiutarsi a mettere a fuoco, ed usa quindi una luce verde, che "attraversa" la schermatura IR.
Beh, poco male, direte voi... e, invece, abbiamo una grana: la luce AF Assistant degli speedlight, almeno di quelli che conosco e che sono generalmente usati oggi, è... ROSSA! Tant'è che se montate un flash su una ML, tale luce non viene nemmeno attivata, data la sua totale inutilità! E questo è un problema... non sempre, non con tutte le macchine, ma in alcune situazioni si (si pensi ad un ballo ad un matrimonio, nella luce soffusa, dove si deve mettere a fuoco un soggetto in movimento e poi usare il flash come luce di schiarita).
La soluzione? Beh, la cosa migliore sarebbe che le case produttrici fornissero dei kit di sostituzione lampadina/proiettore/lente colorata, ma dovrebbero poi aggiornare i firmware dei flash (e non tutti sono aggiornabili) per permettere l'accensione della luce di assistenza. Fantascienza.
Un ragazzo ha pensato e realizzato un aggeggio che tappa la lucina di assistenza sulla macchina. Quando tale lucina si attiva, parte un segnale elettrico, attraverso un cavo, che fa accendere una lampadina equivalente da apporre lateralmente allo speedlight. Però, offre garanzia di funzionamento solo su due macchine (Z6 e Z7 prima generazione).
Con un aggeggio simile si potrebbe sfruttare la fibra ottica, per "spostare" la fonte di emissione luminosa. Ma ci vorrebbero comunque fibra, prisma, lenti e una stampante 3d (con le relative competenze di progettazione) per creare l'oggetto. Troppo costoso.
Forse, l'unica soluzione è attendere. Magari la prossima generazione di speedlight si adatterà alle nuove esigenze (sarebbero cretini a non farlo) o potrà beneficiare di soluzioni tecniche adattive (su DSLR sparano rosso, su ML sparano verde).
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Descritto il problema, butto lì la mia esperienza.
Come sapete, ho lasciato il mondo DSLR per passare totalmente a ML. È stata una scelta importante e sudata, ma che sta dando i suoi frutti, e che rifarei oggi stesso. Se con la Z6 prima e la Z6 II ora, in caso di luce scarsa-quasi buio-buio, si può sentire la mancanza dell'AF Assistant dello speedlight (Z6 II è data capace di mettere a fuoco a -6 EV con lente a f/2 e a 100ISO, esattamente come una Canon R5), con la Z9, che mette a fuoco a -6.5 EV in modalità standard (come una Canon R6, ma con il doppio dei pixel sul sensore!) o a -8.5 EV in modalità Starlight View, mantenendo il tracking dei soggetti, il problema descritto è un limite che tende a zero. Chi conosce la teoria dei limiti sa che il paragone calza: il "problema" rimane in essere, ma la sua incidenza è talmente bassa da risultare, quasi sempre, trascurabile.
Il futuro ci dirà se le case costruttrici opteranno per una soluzione su flash, per migliorare le prestazioni in Extreme low light dei sensori e della MAF, o se lavorare in entrambe le direzioni.