
Originariamente inviato da
grumble
Ciao Luigi!
Allora... anche noi, finalmente, stiamo ristrutturando casa, e dobbiamo rifare gli impianti (che pianti!) vari, compreso il sistema di riscaldamento. Per quello che mi hanno detto i "tecnici" (geometra, ingegnere, imprenditore edile che ne sa più di entrambi i precedenti, idraulico), l'impianto a terra è fantastico se/in quanto:
1. te lo godi (ergo stai sempre in casa)... dalle nostre parti viene impostato con acqua in uscita dalla caldaia a 36-38°C e riesce a mantenere una temperatura massima in casa di 22-24°C (certo che lo puoi anche regolare...)
2. devi sfare i pavimenti (venendo montato sotto) ed hai circa dieci centimetri di spazio per il montaggio delle tubature più mantellina apposita
3. hai i pannelli solari che aiutano la caldaia (così si che il risparmio è garantito, quantomeno sulla bolletta del gas!)
4. la caldaia lavora a basse temperature, quindi consuma ed inquina meno e dura di più, anche se il riscaldamento viene acceso a ottobre e spento a maggio
mentre gli stessi tecnici me lo hanno sconsigliato perché
1. costa troppo se non te lo godi
2. non posso (io) montare i pannelli solari
3. potendolo vincolare all'eventuale camino termico (dopo questa cosa la riprendo...), avrei di continuo una valvola sbuffante per eliminare il troppo calore del quale non si usufruisce, a meno di canalizzarlo in un altro sistema di riscaldamento tradizionale... e allora che facciamo, lavori doppi???
4. secca l'aria in maniera esagerata (una collega di mio padre, d'inverno, deve mettere dei pentolini d'acqua sul pavimento per umidificare le stanze, altrimenti le si crepano i mobili di legno...), ma su questo punto vorrei fare come San Tommaso...
5. Se c'è una perdita??? Son dolori... e su questo punto ci credo!
Magari saranno cavolate, ma visto che io ed Elena in casa ci siamo relativamente poco e siccome a Torre del Lago raramente abbiamo lunghi periodi di freddo intenso (quest'anno, un mese sotto zero, poi di nuovo temperature decenti), abbiamo optato per un sistema tradizionale. Avevamo pensato ad un caminetto con bocchette per trasportare il calore nelle varie stanze, ma a parte il costo (circa 4mila € per la macchina, 4.5mila € per il rivestimento, 10 €/metro lineare per le tubature, tutto IVA esclusa e trasporto/montaggio escluso), la macchina ha un sistema di funzionamento che mi piace poco: a quanto mi hanno spiegato, viene ridotto l'ossigeno di prima combustione in modo da favorire la produzione di CO, che viene recuperato e ricombusto in modo da dare CO2; Il tutto è controllato da una scheda elettronica... e a dirla tutta non mi andrebbe di respirarmi del monossido di carbonio per una scheda eventualmente difettosa! E con la fortuna che mi ritrovo ultimamente... beh, meglio evitare!!
Quindi, per quel che mi riguarda, impianto tradizionale, caminetto standard e, purtroppo, niente pannelli solari. Al limite, ma più avanti, metteremo un microeolico per la corrente, e vediamo se quel che spendiamo di là lo recuperiamo di qua!
Venendo a te... anni fa, nella casa dell'allevatore da cui comprai la Lilli (il mio pastore Belga), ricordo che avevano due stufe "economiche" enormi, belle esagerate, una nel centro della sala e una nella zona di ingresso alle camere. Il ragazzo mi spiegò che per riscaldare la zona giorno usavano un sistema ad aria, mentre per la zona notte un sistema a scambiatore di calore olioso integrato nella stufa, sistema simile a quello che si usa in zootecnica per riscaldare grandi ambienti come le stalle degli animali in produzione lattea (soprattutto vacche... e infatti lui allevava, oltre ai cani, vacche da latte!). RIcordo che in casa, nonostante fosse dicembre e fossimo molto a nord, si stava a maniche corte...
Ma ho paura che i costi, oggi, siano molto elevati, soprattutto per le macchine!!!