Il SanDisk ReadyCache è un SSD da 32 GB, il quale una volta installato nel proprio sistema viene abbinato al già esistente Hard Disk (senza necessità di formattare o reinstallare il sistema operativo) e tramite una tecnica di caching, promette di velocizzare da 4 a 12 volte la reattività del sistema operativo e, in generale, del caricamento dei file di maggior uso. Procediamo con la sua completa recensione al fine di constatare le reali qualità.
Ormai da qualche anno il numero di produttori intenti nella progettazione e commercializzazione di unità SSD è sempre in aumento, con decine e decine di modelli, anche se i costi sono comunque ancora elevati. Per i sistemi di fascia medio/alta o enthusiast ormai è una prassi optare per un modello da 120/240 GB (o più) al fine di garantire ottime performance al sistema. Evidentemente però, non tutti possono permettersi questo lusso, per la fascia mainstream c’è un nuovo prodotto che ha colpito il nostro interesse, ci stiamo riferendo all’unità SanDisk ReadyCache.
L’idea è semplice: accoppiare un’unità SSD di piccolo calibro ad un tradizionale Hard Disk meccanico, il tutto corredato da un software di caching che si occupa autonomamente di gestire i file e i processi che risiederanno sull’SSD, al fine di velocizzarli. Un aspetto importante da sottolineare è che il SanDisk ReadyCache non necessità di particolare hardware (al contrario della tecnologia Intel Smart Response), infatti può essere usato sia su piattaforme Intel sia su quelle AMD, mobile (notebook) o desktop, di nuova o vecchia generazione. Il principale requisito è unicamente il sistema operativo, a scelta tra Windows 7 o Windows 8/8.1. Un altro aspetto da segnalare immediatamente è il prezzo, che oscilla on-line tra i 40 euro e 50 euro Iva inclusa, quindi più che accettabile per chi vuole effettuare un upgrade al proprio sistema, spendendo poco ma che offra realmente un vantaggio prestazionale.
SanDisk lo pubblicizza (rispetto ad un tradizionale Hard Disk) capace di velocizzare l’avvio del sistema operativo da 4 sino a 12 volte per quanto concerne le applicazioni di maggior uso, questo aspetto è da approfondire per capirne meglio il funzionamento. Infatti normalmente sull’SSD si installa manualmente il sistema operativo e tutte le applicazioni di maggior interesse, invece i dati meno importanti vengono posizionati sull’Hard Disk secondario. Quando si sfruttano sistemi di caching il metodo è diverso: il software, tramite un algoritmo che monitora l’uso del computer da parte dell’utente, copia automaticamente i file maggiormente usati dall’Hard Disk all’SSD, in questo modo quando verranno richiesti successivamente saranno avviati direttamente dall’SSD, con i vantaggi prestazionali che ciò comporta. Dato che la capacità dell’unità è bassa (in questo caso 32 GB), non possono risiedere molti file su di esso, quindi il software automaticamente lascia solamente i file più importanti, aggiornandoli più volte al giorno. Questa è l’idea generale, ma l’approfondiremo meglio nelle pagine successive.
Il SanDisk ReadyCache è commercializzato in una confezione di cartone, internamente l’unità SSD è inserita in un blister di plastica trasparente ed avvolta da un bustina antipolvere. Il bundle comprende una guida rapida sull’istallazione (con descritti anche i termini della garanzia, che anticipiamo consiste in 3 anni) ed un’altra guida sul software ExpressCache (che dovrà essere scaricato manualmente sul sito del produttore). Tra gli accessori troviamo un cavetto Sata (rosso) ed un comodo adattatore da 2,5″ a 3,5″, un accessorio inusuale in questa fascia di prezzo.
Il SanDisk ReadyCache consiste in un’unità da 2,5″ con connettività Sata 2/Sata 3, al fine di risparmiare qualcosina ed offrire nel complesso un prodotto vantaggioso, la cover non è realizzata in materiale metallico come i consueti SSD, ma si è optato per della plastica. Caratteristica che non implica alcun tipo di problema sul funzionamento (negli SSD high-end potrebbe limitare la dispersione del calore). Esteticamente adotta una colorazione completamente nera, nel lato superiore ci sono i loghi del produttore e del modello, sul retro vi è la targa indicativa con tutta una serie di informazioni sulle caratteristiche tecniche. Lo spessore dell’unità è di 7 mm (le sue dimensioni effettive sono 7,0 x 69,85 x 100,5 mm), quindi lo possiamo considerare una variante slim, perfetta anche per i notebook.
Tra i dati tecnici possiamo citare una velocità massima in lettura di circa 480 MB/s e 115 MB/s per quanto concerne la scrittura (poco influente se usato come caching). Per il suo corretto funzionamento necessita di una temperatura ambiente tra gli 0°C e i 70°C, può subire urti sino a 1500G, il consumo si attesta a soli 0.5 Watt, quindi praticamente non influisce sul consumo totale del computer.
Proseguiamo analizzando come lo si configura, in particolare il lato software/caching.
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