Il “The” nel titolo dell’articolo lo abbiamo aggiunto noi, in quanto dopo averla provata a lungo possiamo assicurarvi che la tastiera di Thermaltake è la tastiera da gioco per eccellenza. Il brand TT eSport comprende accessori, periferiche di input, headset e molti altri device realizzati per soddisfare le esigenze e le preferenze stilistiche dei videogiocatori esigenti.
Ma è forse con le tastiere, ed in particolare con il modello in prova, che la linea eSports si esprime al massimo. La Challenger Ultimate è una tastiera estesa, dotata del tastierino numerico che invade ferocemente buona parte della nostra scrivania. A sinistra e a destra abbiamo dieci tasti personalizzabili, cinque per lato, che è possibile programmare con il software in dotazione e di cui parleremo tra un po’.
Thermaltake Challenger Ultimate
Il software, che sebbene si possa candidare al premio per il più semplice ed immediato, a primo impatto può lasciare un attimo disorientati. ma è sufficiente comprendere poche regole per sfruttarlo appieno e renderlo così uno strumento indispensabile, oltre che utile, per permettere alla Challenger Ultimate di dare il meglio di se. Tra i tasti “speciali” troviamo, oltre ad uno switch che consente di passare tra quattro livelli di intensità di illuminazione, off compreso, uno che funziona tra switch dei profili. Cerchiamo di vederci meglio: la tastiera, dotata di 64KB di memoria on board, è in grado di memorizzare ben cinque profili personalizzabili attraverso il software di cui parlavamo prima.
Il software è necessario per impostare le personalizzazioni, ma non lo è per utilizzarle, in altre parole potremo giocare ovunque con i nostri profili preferiti. Ogni profilo consente di personalizzare gli effetti di illuminazione, la tastiera è infatti illuminabile attraverso una combinazione di 256 livelli per ciascun colore, quindi non i soliti colori predefiniti, ma qualunque colore desideriamo, ma non solo. Infatti oltre al colore dell’illuminazione ci è permesso salvare nel profilo l’associazione ad una funzione predefinita o una macro di pulsanti con uno dei 14 tasti personalizzabili. Sono 14 infatti, oltre ai 10 sui lati e possiamo personalizzare anche i pulsanti “F” da F1 a F4.
Per completare la descrizione del software dobbiamo farvi notare che anche il logo di del produttore sul poggia polsi può essere acceso e spento da qui, sempre dal pannello di configurazione possiamo importare ed esportare il file contenente i profili, così da personalizzarne un numero infinito. A differenza del modo di procedere al quale siamo abituati, qui abbiamo scelto di aprire la review parlandovi del software a corredo del dispositivo, in quanto fin troppo spesso ci troviamo davanti a dispositivi che sulla carta sembrano in grado di performance eccezionali ma, in realtà, restano confinati nella mediocrità in attese di future release. Qui il software da un livello di personalizzazione pari a quello che desidereremmo. Le performance collegate all’hardware certo non sono da meno. I tasti a basso profilo garantiscono un feedback a prova di critica, rapido, prontissimo, al limite dell’istantaneo. Ed insieme ai tasti macro l’esperienza di gioco è eccellente.
Thermaltake, conscia del fatto che per quanto elevata possa essere la qualità dei materiali, prima o poi i tasti direzione WASD e le quattro frecce direzionali tenderanno a a perdere di colorazione, ha dotato la Challenger Ultimate di 8 tasti addizionali con i quali possono essere sostituiti, in bundle troviamo anche due dummy keycap per coprire i tasti Windows ed evitare uscite accidentali dal gioco.
Un altro espediente utile per le lunghe sessioni di gaming è una piccola ventola da 3 cm con un airflow di 2.7 CFM che può essere montata a destra o a sinistra della keyboard. La ventola, quando non è utilizzata, può essere riposta nello stesso chassis.
Sebbene il flusso d’aria garantito dalla piccola ventola sia davvero contenuto, abbiamo apprezzato i risultati, anche dopo una sessione di gioco lunga ore, le mani sono sempre risultate asciutte, o meglio, la mano sulla tastiera lo è. Il poggia polsi, che poteva essere forse due o tre centimetri più esteso, garantisce un supporto adeguato e garantisce una posizione delle mani quanto più naturale possibile. Nonostante l’ottima qualità costruttiva, la totale assenza di scricchiolii e il sistema di illuminazione, la Challenger Ultimate conserva un profilo piuttosto basso, i 505 mm di larghezza, i 195 cm di altezza e gli appena 27 cm di spessore passano quasi inosservati. Inoltre sul retro, come vediamo dalle immagini, sono posizionate ben due porte USB 2.0, jack per cuffie, microfono e connettore USB rimovibile. Segnaliamo poi che il cavo per collegare la Challenger Ultimate al PC, oltre ad avere due connettori USB ad un’estremità, può essere rimosso. Nota finale: il cavo è placcato oro .
A completare la dotazione abbiamo i tasti per il controllo del riproduttore multimediale, che ci consentono di controllare la playlist di sottofondo. Le superfici leggermente ruvide ed opache che ricoprono quasi per intero la tastiera le assicurano quel look che è tanto apprezzato dal mondo degli hardcore gamers. Una tastiera, questa di Thermaltake, che è davvero difficile immaginare migliore, sono infatti innumerevoli le caratteristiche tali da garantire un’esperienza d’uso quanto mai confortevole e piacevole.
Viste le qualità evidenziate nell’articolo, assegniamo alla tastiera Challenger Ultimate di Thermaltake il nostro award Best Product:
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